Donna, Vita, Libertà: “Dai moviti, u parco so i case“!
Donna, Vita, Libertà
Il coraggio di Santina, potremmo definire così questo breve ma significativo scritto di Santina Verta.
E per coraggio intendiamo un atteggiamento di sopravvivenza che d’istinto assumiamo noi donne di fronte a situazioni che potrebbero allarmare.
Siamo in altri tempi, in una città, Napoli, che appare alla protagonista del nostro racconto un vero e proprio labirinto da cui salvarsi. Nella rievocazione di quanto accadde, Santina ritrova le emozioni, i timori ma anche l’ilarità che le permette di stemperare l’angoscia provata credendo di essersi persa.
Buona lettura!
“Dai moviti, u parco so i case“!
Vomero, mi permettevano di passare gli esami in università e poi gironzolare per scoprire parti della città.
Riecheggiano le parole di mia madre “Statt’accorta, a Napule rubbano“, ma io ho sempre avuto coraggio! Ma, quella volta, invertii numero di tram e finii a san Martino, poi al Cardarelli e ripensandoci, mi vien da ridere, non osavo entrare in un bar e telefonare all’amica Annalisa, né tantomeno entrare per un caffè, le parole della mamma … ma le ore passavano, così la fatidica telefonata: “Annalì, mi signu persa” e lei invece di spiegarmi … chiamò tutta la famiglia e ridevano e ridevano. “Io nu ci puzzu penzà“, ero già sotto casa loro!
Altra cosuccia di cui ridiamo quando ci ritroviamo è stata la sorpresa di vedere scritto vicino al suo palazzo “Parco Aldebaran” io vedevo un solo Albero recintato e dissi: “Ma Annalì, a Napuli chiamate parco un albero! E lei: “dai moviti, u parco so i case“!