Vedremo
Suona il campanello.Certamente non un’amica in visita;mi scollo dalla sedia e vado a vedere..un vettore SDA..rapido riepilogo..non aspetto nulla per oggi..magari per domani ; é la reclusione che induce ad acquisti on line ed io sono periodicamente incline a spese magari modeste ,ma comunque ingiustificate.Apro- Settantatre e venti- mi dice il corriere-.Allora non è per me-penso- io pago sempre in anticipo.-.Di chi è ?- È di mio marito..Poteva pure avvertirmi,-rifletto.
Controllo…mi mancano un po’ di soldi…–Mi dispiace,dovrà tornare – ,dico al giovanotto..
Brontolando in silenzio sui soldi buttati via per chissà quale aggeggio informatico che non riuscirà a far funzionare, senza l intervento di Anna,ritorno al mio audiolibro. Rifletto sull’approccio cortese ,ma educativo ,da adottare dopo cena per chiedere al consorte di essere informata sugli acquisti on line o di essere fornita di adeguata pecunia.Di questi tempi siamo tutti un po’ tesi . Alla sera: -Ah-, mi risponde-te li avevo lasciati sotto il passamano dell’ingresso..mi dispiace.torneranno domani,tranquilla.-
-Cosa hai comprato? -chiedo con tono svagato.-Una telecamera-di quelle che si collegano con il portatile, così da letto potrò controllare.
Mi sento un verme acido…Mentre lui pensava alla nostra sicurezza notturna,peraltro protetta da estesa illuminazione esterna,impianto anti furto,e molte porte sbarrate,io pensavo a come rimproverargli l ultimo orologio misuratutto,compresa umidità e pressione atmosferica, saturazione e frequenza cardiaca, io l ingrata saccente.Finalmente sorridente,comincio a dire:-Potremmo metterla davanti al portone della cucina ,potrebbe integrare la sorveglianza esterna.Mi guarda come se non capisse.Lo so,è un po’ sordo,io non glielo faccio notare spesso,solo qualche volta quando ripeto con tono teso e squillante l ultima mia osservazione seguita dal suo -Eh!-Ripeto con voce ben scandita:-La telecamera!!-fuori dalla parte della cucina!-
-Ma non è per casa-mi dice-E’ per l ‘orto-
Bisogna sapere che l orto è la vita di quest ‘uomo che per tutta l esistenza non ha mai innaffiato un fiore e che ,da quando non lavora più coltiva questo mezzo campo,piantando tutti i vegetali possibili,allevando conigli,galline e quaglie,accogliendo gatti randagi e cani soli in temporanea ospitalità.Ma soprattutto l ‘orto è l ‘occasione perfetta per uscire la mattina dicendo:-Vado a lavorare!- con la coscienza appagata di chi dà il suo quotidiano contributo.. che davvero non è da poco,né per noi,né per figli,parenti e amici
Ora sono io a non capire:-L’orto?!Perché l orto? Per i conigli..-I conigli…?!-Si ,la settimana scorsa credevo che fosse venuta la volpe,perché tutti i conigli erano scappati dalla gabbia e ho passato due giorni a recuperarli dato che si erano nascosti in tutto il campo..però poi ho trovato un accendino..nessuno fuma,perciò la volpe camminava dritta su due gambe..altroché!E lo voglio proprio beccare il ladro!!!
E allora mi sono creata l immagine mentale di mio marito,carponi,che insegue i conigli in fuga nell orto e trova l ‘accendino,dell’ipotesi investigativa e dell’acquisto tecnologico a supporto,del progetto di sorveglianza notturna e,eventualmente,della scoperta del lestofante seguita..da che cosa…spero non da un inseguimento a sirene spiegate..e ho capito..siamo vittime della quarantena..sia lui che io..della quarantena del pensiero .
Miris C.