Born To Be Online

Una seconda vita

Sono Emanuela, classe 1972, insegnante precaria padovana. Docente di lettere e, qualche volta, pure di sostegno. Ogni anno in una scuola diversa, giusto per non farmi mancare nulla. Mi occupo di cinema, di musica, di fotografia, di viaggi e di molto altro. Quindi, in teoria, dovrei considerare la quarantena una vera nemica del mio lavoro, dei miei interessi, delle mie passioni, della mia vita affettiva, sportiva e di tutto il mio mondo, che mi rappresenta e mi appartiene. Si è tutto apparentemente fermato dai primi di marzo, lasciandomi senza scadenze e certezze. In realtà, la mia verità è un’altra. Da quando sono in quarantena, la mia vita è certamente cambiata, è diversa, è surreale, è imprevedibile, è piena di sfide, è un’overdose da computer e cellulare, compulsioni di vario tipo, mania di controllo e ansia da prestazione. La trovo, però, più lenta e compassionevole nei miei confronti. Mi fa vedere e sentire me stessa, le persone che amo, l’ambiente, gli animali e tutto ciò che vive e scalpita là fuori, in modo più consapevole e profondo. Non che prima non fossi in grado di farlo, anzi, ma sento qualcosa che in passato non mi veniva così spontaneamente. Ho la sensazione, infatti, di “ascoltarmi” più in profondità e, sono fermamente convinta, che questo difficile periodo mi stia offrendo una preziosa opportunità. Mi riferisco alla possibilità di riscoprire un’altra me, un nuovo modo di fare le cose, un punto di vista differente, in attesa della grande uscita, in compagnia di tante altre persone, che come me, smaniano di rivedersi, riabbracciarsi e di godere tutto ciò che la Natura ci ha concesso finora…
Buona giornata di sole a voi!
Grazie!
Emanuela D. R.

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