Venezia Metafisica
Antonella Barina
VENEZIA METAFISICA
(Facebook 4 marzo 2020 / Youtube 28 marzo 2020 https://www.youtube.com/watch?v=E-RgjsMLF9E)
I colombi hanno ripreso ad amoreggiare
spaesati da tanto spazio
Ho visto Venezia dall’alto
per la prima volta
da sopra Rialto
da uno spazio prima interdetto
da code di visitatori ingreggiati
La città ha ripreso
il suo carattere metafisico
accentuato dal fatto
che gli abitanti non ci sono più
Siamo 50mila
metà dei profughi siriani
sospinti già in qua
per rappresaglia
dal turco Erdogan
Sul vaporetto di notte
assetata di pioggia sottile battente
con l’acqua che cresce annunciata a coprirci
vado da un lato all’altro del ponte
guardata male
come fossi l’ultima turista rimasta
dai pochi residenti
disposti a scacchiera
a distanza di sicurezza
sui sedili verde pallido
seccati perché scatto foto
– vedute di palazzi – la Salute
– le bifore che mi ammaliavano
e avevo dimenticato
spintonata com’ero da zaini
invadenti franchi o teutonici
rincattucciata per far spazio
a distese di valige giapponesi
urtata dalla corsa avida al posto a sedere
dai bastoni dei selfie sulle orecchie
dallo stordimento di troppe lingue
disinteressate a ciò che era attorno
rapite dalla giostra del loro LastMinute
del FlightHotel e del FlashSale
dei SuperCheapLateDeals
dei robotici eDreams Travel Blogs
ignare e infastidite
dal nostro esistere
di cittadinanza invisibile abbarbicata
alle pietre di una città antica
come orsi
sull’ultima zolla di un iceberg
E non sono leghista!
Looking for the cheapest flights?
In verità pur dispiaciuta vi dico
Preferisco la coda strusciata a terra
dal maschio della colomba
per montarla nei brevi istanti
di un’unione felice
a tutti i soldi che potete portare
dei quali a noi qui rimane
solo il sufficiente per mandare
i figli distante a studiare
Sento scricchiolare il Palazzo
delle immobiliari rapinose e mafiose
che ci scacciano dalle nostre case
Implodere i muri delle cucine
dove bangla senza nome
erogano cibo vecchio
poiché tanto quelli
vomiteranno in cabina
nelle immense navi da crociera
restituendoci fiati di zolfo
che infrollano i marmi
levigando al nulla
scheggia dopo scheggia
le guance degli angeli
e i loro cartigli
Vedo precipitare i titoli
delle BestAirlinesOfTheWorld
che dall’aeroporto di Tessera
lanciano bombe
di sostanze inquinanti
Ah, Marco Polo
che bestemmia usare il tuo nome
per l’insana pazzia
di quattro scatti da postare sui social
Torneranno le case
a chi ne ha bisogno?
Resteranno in piedi
gli ultimi alberi
dei nostri giardini pubblici o segreti
abbattuti in monopolio
dai racket d’appalto nutriti
da ministeri corrotti?
Smetterà la Biennale
di usar le scuole a pretesto
di scambi privati?
Finiranno le molestie e le minacce
dei finti mendicanti
schiavi dei balcanici?
Risuonano ora come un tempo
i passi nel silenzio della calle
Il benefico silenzio scelto dai monaci
per ricomporre i frammenti dell’anima
Sono disposta ad accettare
che la carcassa del Mose
giaccia per sempre sul fondo
a vergogna di una città
che accettò di seppellire se stessa
Chi ha avuto ha avuto
Chi ha dato ha dato
Ora basta
Ve l’avevo detto
Presto sarebbe toccato a tutti
restar rinserrati in casa spiati dai troyan
trascurati dalla sbirraglia infiacchita
fiaccati dall’esercito di paramilitari
assoldati in funzione antiterroristica
alleati e complementari a ogni peggio
ai quali non è stato spiegato
che questo non è teatro di guerra
e noi non siamo nemici
A confronto voglio dar memoria
dei galanti ladri da palchetti
che dai tetti violavano le case
frusciando su lievi calzature friulane!
Acqua cheta finalmente sotto Rialto
Saltate tutte le scadenze
nel presente percepito intatto
c’è di nuovo tempo
per pensare
Che ne abbiamo fatto del nostro tempo?
Lo avevamo stracciato
come carta di giornale
adibita a raccogliere
le feci dei nostri cani
Loro sì additati come peste
al pubblico ludibrio dai politici
che dello sterco di piccione
fanno contratto elettorale
Torneranno i gatti
presi a calci dagli ubriachi
del fine Carnevale?
Riavremo i nostri teatri
chiusi per far spazio
a MegaStore e IperMercati?
Pasqua è vicina
Mi giungono voci amiche dell’amata Sicilia
Risorgono le donne sacre
che furono nei decenni bastonate
da accademie ignoranti
Forse è l’ultima volta che ti vedo
Venezia che scelsi
come nido
e viaggiar stando ferma
Vi aspettiamo in punta di piedi!
Fosse anche l’ultima volta,
un saluto a tutti
da Venezia metafisica!
(Antonella Barina, 4 marzo 2020)