Una casetta color lavanda vicino al mare
Lei, che abitava in quella piccola porzione di casetta al terzo piano
di colore lavanda…
Al guardarla rimanevi incantata, sembrava di sentirne persino il profumo
sembrava di essere avvolta ed inebriata come fossi in mezzo ad un campo di fiori di lavanda da quanto era bella
la terrazza come un attico mignon, era un piacevole pasticcino
Lei lo aveva reso simpaticissimo e confortevole aveva messo delle tende che facevano da riparo per il sole e attorno che facevano da pareti le aveva raccolte da piccoli nastri, un divanetto a righe azzurre e blu sempre sul tono in nuance con il colore lavanda, delle palme in vaso e dei bambù nell’angolo, un tavolino e delle lanterne che accendeva alla sera
Aveva creato un piccolissimo luogo di relax colorato dove ci si poteva coccolare dolcemente
Insomma una piccola oasi dolcissima
La camera e l’entrata erano un tutt’uno ma la vista di quella piccola terrazza era sorprendente che faceva invidia ad un attico di un principe arabo
Quando apriva il balcone e si affacciava si vedeva il mare
Si odorava un intenso profumo di salsedine
Si sentiva il fragore delle onde del mare che contornavano lo scenario come fosse musica
Ad accompagnarlo lo stridio dei gabbiani e qualche sirena di peschereccio che tornava dopo una notte di pesca in alto mare
L’orizzonte era lontano ed il mare ed il cielo sembrava si unissero in un abbraccio fondendosi in un tutt’uno
All’alba la svegliavano le grida dei primi pescatori che erano tornati per primi e già vendevano il pescato al mercato vicino
In parte aveva il porto dove poteva ammirare il rientro e la partenza di piccole navi da carico e di passeggeri
Quanti pensieri e storie emozioni ci saranno state dentro a quelle cabine…
Rimaneva ore ad osservare…e pensare ed inventare storie che poi scriveva…
Alla sera poteva ammirare la luna le stelle e qualche volta se era fortunate riusciva a vederne qualcuna cadente ed esprimeva un desiderio
Ma non poteva già essere più felice di così
Aveva chi gli faceva compagnia, Fiocco un piccolissimo cane maltese un vero batuffolo
Era talmente piccolo e leggero che sembrava una nuvola soprattutto per la sua morbidezza sembrava un pelouche
Passavano giorni sempre insieme
E durante il giorno quando l’aria era più tiepida facevano delle passeggiate lungo il bagnasciuga, lui saltellando le onde, mentre lei raccoglieva conchiglie
Erano felici…
Poi si sedevano sulla sabbia, ammirando l’orizzonte infinito e guardando i trabucchi con le reti da pesca tese per la pesca
Le barche a vela ed i passanti, più in là il faro dove lontano le onde sbattendo facendo un forte fragore
il sole si specchiava e i suoi raggi caldi le accarezzavano la pelle
I raggi la sfioravano sentendone dolcemente il calore
I pensieri si dissolvevano sentendo nell’animo una dolce melodia di note armoniose che la rendevano serena
Così scorrevano meravigliosamente i giorni…
E la sua penna sembrava scivolasse nella carta da scrivere come pattini a rotelle…
Dolores