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Sipario… !

di Ines Maria Guadagnini

La commedia in tre atti è terminata. Il pubblico si è alzato in piedi per acclamare gli attori, splendidi interpreti di un amore tormentato e infelice, annegato nelle acque torbide di tradimenti e menzogne.

Anna e Filippo, già Katiuska e Igor nella finzione teatrale, tornano sul palcoscenico tenendosi per mano, sorridono felici per il successo ottenuto, per quella ovazione che ripaga di ogni stanchezza e sacrificio. Avanzano verso la platea, fanno un profondo inchino, quasi una riverenza, come si diceva una volta; poi chiamano gli altri attori per condividere il successo. Il pubblico continua ad applaudire, a sancire il trionfo dell’ intero spettacolo.

Ma la vita è molto di più di una recita da teatro e loro lo sanno bene.

Infatti, dopo aver levato i vestiti e il trucco di scena, salutano gli altri della compagnia, declinano l’ invito ad andare tutti insieme a cena  e corrono veloci  verso il monolocale incastonato fra le vecchie case del centro. E’ una notte buia, silenziosa e gelida quella, tanto da sembrare vuota di vita, come il suo cielo invernale privo di stelle. Anche la luna si affaccia  velata di tristezza. Opaca, muta e lontana .

Eppure, per Anna e Filippo quella è una notte speciale, come lo sono tutte le altre da quando si amano !

Ora  finalmente sono lì, in quel monolocale incastonato fra le vecchie case del centro, ora è lì che va in scena la passione, quella vera, quella che trascina i loro corpi in una furiosa esplosione d’ amore.

Lei, giovane e bella, offre a lui curve armoniose, che si dissolvono a tratti in valli d’ ambra e d’ ombra.  Nel suo sguardo si mescolano purezze infantili e seduzioni di donna, che come un richiamo selvaggio incrociano lo sguardo di lui per dare inizio alla danza dell’ amore. Nella stanza, appena rischiarata dalla luce della strada, brillano gli occhi di Anna, alla ricerca dei bagliori verde smeraldo di Filippo, pezzi di mare caduti lì, insieme al rumore delle onde e al profumo della salsedine che lui porta con sè.   E così il mondo intorno scompare e riappare … scompare e riappare, dondola come la risacca sulla riva, poi inizia a girare sempre più vorticosamente, mentre la passione divora i loro corpi, mai sazi uno dell’ altro.

“ Dimmi che mi amerai per sempre “

“ Sì, ti amerò per sempre ”

“ Anche quando non sarò più la tua bambina ? “

“ Sì, anche “

“ Anche quando sarò una vecchietta con le rughe ? “

“ Sì , anche. Tu sarai sempre la mia piccola ! “

Lei ha vent’ anni, lui trentatrè.

Ma Anna ha paura.

Teme che il tempo annullerà il desiderio, teme che il loro amore possa scivolare, consumato e agonizzante, nella calma piatta di un mare privo di onde ruggenti inaspettate e di arcobaleni nell’ aria, capaci di illuminare qua e là bocconi di vita. Sente che vorrebbe andarsene in tempo, per evitare la discesa verso il nulla e consegnare così all’ immortalità il loro amore.

Ma … ora cerca nuovamente lo sguardo acceso di Filippo posato su di lei, affinchè ancora una volta vada in scena l’ amore vero, al di là del sipario, oltre la recita, là dove il silenzio della notte è rotto solo da brevi singulti che si affacciano tumultuosi sulla soglia dell’ infinito.

Domani il sole del mattino farà entrare il giorno fra le pareti di quella stanza, per interrompere il sonno, ma non i sogni  colmi di attese, desideri, speranze!

Ora però, affamati solo del presente, nutrono con passione ogni loro istante, nel timore che dopo…sia già solo un ricordo !

In quella fredda notte d’ inverno, quieta e rovente, Anna e Filippo non sanno ancora che il loro amore durerà a lungo.

Non sanno ancora che si ameranno per tutta la vita!

 

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