Martedì di Poesia: Sonia Marinette e Sandra Libera Christine Quitadamo
Nei versi di Sonia Marinette le parole assumono i colori, la fragranza, i suoni della bellezza che circonda lo spazio visionario dell’esistenza.Questo pare suggerirci Sonia Marinette con il suo testo, scandito secondo un ricco repertorio di vocaboli metaforici.
Nello scritto di Sandra Libera Christine Quitadamo il gioco della rima non è certo fine a sé stesso. Infatti, al dilà della cantabilità del testo, ogni parola si arricchisce di metafora, conducendoci a una interpretazione enigmatica quanto personale di un messaggio. Anche in questi versi, suoni e colori ci fanno immergere in uno spazio onirico immaginativo.
Ed ecco i testi delle scrittrici.
Sonia Marinette
Il Peso specifico delle parole
è andato vieppiù colmandosi:
ora ogni parola ha un panorama proprio
un’estensione di fiori di lavanda odorose
una melodia estesa, oltre le colline quasi equatoriali.
Qualcuna sta coltivando un giardino
e gli aggettivi della bellezza
si accumulano nelle gocce di pioggia serali.
Un’altra giornata inizia:
all’alba, sembra sempre la prima perla
di una collana ora preziosa, ora triste
ora speranzosa.
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Sandra Libera Christine Quitadamo
C’era una mappa
da seguire,
le Sue orme da decifrare
e un pirata da affrontare.
Allorché decisiva
fu la lacrima
nella clessidra caduta,
attesero il tintinnìo
del nuovo granello
colorato di brìo,
come di ruscello
lo sciabordìo.
Il candore del sentimento
così potente
che il dolore del mondo
ha spolverato silente.
E abbiamo ricominciato
seguendo il sole nascente
e mai più
avremmo concesso
al presente
di non valere niente