Carissime, carissimi, chiudiamo la serie delle disobbedienti con un testo di Patrizia Gnarra
In questi pochi versi è rappresentata la storia infinita di una donna: il vibrato di una voce, di un’esistenza piena in cui riconoscersi, ritrovarsi.
Per questo vi prego di leggerla sottovoce.
Patrizia Gnarra
Non sapevo d’esserlo
la dissidente di qualcuno
finché non l’hanno bisbigliato
più forte ora, più d’uno.
Così per me inizia la malasorte
non il fato ma l’ordine istituito
senza preavviso chiuse le porte
ha annunciato il ben servito.
Ed io che sono ad una morte
condannata posso guardarmi
che la vita è specchio d’ogni assiepata
gioia mischia di potere in poca gloria
Perché qui sono dissidente a vita.
Patrizia Gnarra (dissidente a vita)
.