di Ines Maria Guadagnini
Natale 2020! Il signor Oreste, già dalle prime ore del mattino, si era preparato a trascorrere una giornata del tutto simile alle altre, serena nel suo lento procedere. Viveva solo ed era un uomo metodico: ogni mattina, dopo essersi lavato e vestito, dopo aver preso le pillole, era solito uscire per fare la colazione al bar e acquistare il giornale, come faceva quando c’ era ancora la sua Ninetta.
Questo però era un Natale diverso da tutti gli altri e non solo per lui! Lo diceva il silenzio della città, che sotto una cappa grigia di nebbia e di malinconia, non dava segno di vita, privata del viavai concitato delle auto e del passo frettoloso dei passanti. Impossibilitato ad uscire a causa della pestilenza, si era affacciato alla finestra per un po’: nulla che facesse pensare ad un giorno di festa, se non le luminarie che dondolavano appese, come stracci vecchi, e già dimenticate prima ancora di essere ammirate. Ma il signor Oreste non era tipo da abbattersi. Si era messo subito ai fornelli per preparare un piccolo pranzo e poi avrebbe atteso, paziente e pieno di gioia, la telefonata dei figli e dei nipoti che da lontano lo avrebbero raggiunto con una video chiamata, visto il divieto di riunirsi nonostante fosse Natale . Lui comunque non era triste, nè si sentiva solo, perchè c’era sempre Ninetta a tenergli compagnia, che gli sorrideva da quella foto posata sulla credenza della cucina, e con lei parlava di tutto. La gatta Rosy ne era da tanti anni testimone e complice .
Giunto il pomeriggio, si era appena appisolato sulla poltrona del salotto, la gatta addormentata sul tappeto poco più in là, quando udirono una scampanellata ! A quel suono sobbalzarono entrambi: chi poteva suonare alla porta di casa nel pomeriggio di Natale, visto che non aspettavano nessuno ? Andarono ad aprire, lei più veloce, lui più lento e incerto sulle gambe. Oltre la soglia si presentò, inaspettata, la Fantasia ! Era bellissima, priva di ogni segno di tristezza e risplendeva carica di doni offerti con generosità. Senza paura di essere rifiutata, entrò, prese per mano Oreste, si sedettero entrambi in salotto e iniziarono a parlare. La Fantasia gli spiegò che con lei, lui sarebbe potuto partire per ogni viaggio desiderato, con ogni persona cara al suo fianco, senza timori, senza bisogno di protezioni o altre attenzioni imposte dal momento. Oreste quasi non ci credeva: davvero poteva andare dove voleva ? con chi voleva? anche adesso, subito? Sì, poteva davvero farlo, con la Fantasia tutto è possibile !
Convinto, richiuse gli occhi e cominciò a pensare dove poter andare e con chi. Non voleva viaggi malinconici e nostalgici, no, voleva partire con la gioia nel cuore e far viaggiare la Fantasia lungo strade luminose, piene di bellezza ! Scelse così di tornare in Toscana, con la sua Ninetta. Era stato un viaggio meraviglioso quello, programmato per il compleanno di lei e meritava di essere rifatto. Le strade percorse allora, fra le colline verdi di una primavera appena iniziata, avevano acceso l’ attesa di una vacanza che sarebbe stata indimenticabile. Lungo il tragitto Ninetta era stata affascinata da panorami incantevoli, aveva visto in lontananza pugnetti di case circondate da alberi, sulla cima di morbide colline, ne era stata attratta e avrebbe voluto raggiungerle, ma non si potevano fermare, l’ agriturismo li attendeva con tutto il suo fascino antico e rurale, era infatti una cittadella medioevale e dunque sicuramente magnifica! Una volta giunti, avevano goduto di un’ atmosfera fuori dal comune: dalla finestra della stanza vedevano passare al mattino i cavalli che portavano i turisti lungo i sentieri, giù nella valle; alla sera, cenavano in una grande sala con i muri di pietra, un unico grande tavolo per tutti gli ospiti e un grande camino acceso !
Oreste, accompagnato dalla Fantasia , si rimise dunque in viaggio con Ninetta, e ritrovò così il profumo di quelle giornate gioiose, ritornò con lei lungo quelle strade. Raggiunsero insieme il cortile dell’ agriturismo e si abbracciarono ancora , senza nostalgia, senza dolore, senza rimpianto, con gioia. Attesero poi di rivedere i cavalli e di ammirare il passaggio di stormi di uccelli nel cielo azzurro, appena spruzzato di nuvole bianche, infine si prepararono per andare a visitare San Gimignano, prossima tappa del loro viaggio…
Fu così che nella sera di un Natale tanto difficile per tutti, Oreste trovò il modo di tornare ad essere felice, con la Fantasia ad illuminare il suo sonno e i suoi sogni.