Di Valentina Ciurleo
Appassionata di lettura e scrittura.
Pubblica suoi scritti sulle riviste: Poetarum Silva; Rivista il ClanDestino; Rivista Diwali Rivista Contaminata; Poeti del Parco.
Se consultiamo il dizionario alla parola mare troviamo: “Il complesso delle acque salate che circondano i continenti e le isole; m. calmo; m. mosso; m. lungo, con onde molto regolari che hanno origine da una zona lontana agitata”. Esso racchiude significati in senso puramente oggettivo e soggettivo. Il mare ci fa sentire bene, ci attrae, ha in sé un grande valore psicologico. Infatti, secondo lo scienziato Wallace J. Nichols che ha scritto il libro Blue Mind – Mente e Acqua, la nostra mente quando è vicina al mare induce la produzione di sostanze chimiche che causano reazioni di felicità e serenità.
Il mare ha anche memorie antiche e preziose. I primi esperti navigatori furono i Fenici, le cui navi seguivano persino rotte in alto mare, orientandosi con le due Orse (maggiore e minore).
Sappiamo quanto sia stato importante l’orientamento in mare nel corso dei millenni. Navigare affidandosi alla conoscenza dell’acqua, del cielo e del vento. Mare fonte di ispirazione e non solo. Tutto parte da questo immenso colore azzurro. La tentazione di fermarsi a guardare, scattare una foto è fortissima. Perché queste immagini, questi colori ci ispirano così tanto? Dalle emozioni più belle a quelle nostalgiche?
La risposta è differente per ogni sguardo, per ogni occhio che sente e vede. Dipende da quello che stiamo attraversando, dalle situazioni che stiamo vivendo o semplicemente nasce così, dalla sola bellezza che ammiriamo. Possiamo affermare che il mare ispira l’Arte e gli animi umani da tempo immemore. Inoltre, in ambito letterario, pensiamo alla voce illustre di
Eugenio Montale che molto si è fatto ispirare nella sua raccolta “Ossi di Seppia” dal titolo Mediterraneo. Tanti testi letterari, religiosi e non solo parlano del mare come via di salvezza, di fuga, come potenza infinita. Esso ha grande valore simbolico, spirituale e non solo. Mare come viaggio, come attraversamento sconfinato, dai mille volti ed, il suo volto, dipende dal tipo di relazione che l’essere umano ha con esso.
Ma il mare è anche sinonimo di divertimento e relax, la meta preferita di grandi e piccoli.Dunque è l’ispirazione perfetta !
Concludendo. Si può scrivere così semplicemente dalle onde? Dal movimento incessante dell’acqua ? A me è capitato di far nascere pensieri proprio da qui.
La terra s’allontana, sempre più piccola, un nocciolo di ricordi: silenzi d’acqua delineano forme. Lì all’orizzonte la palla di fuoco. Sensazioni interne, quelle onde danzano i passi della mia vita. Ci sono arrivi che non interrogano partenze e quello che viaggia fuori, non è mai prevedibile, può trovarti impreparato, disilluso e sfiduciato. Viaggia, procede, ti colpisce dentro, lo senti che ti avvolge”.
Mare
Tra la spina dorsale
la parte di te.
Libero
sintonia impalpabile
un senso mentale.
*
Filamenti
sculture che plasmo
a fondo vita.
Non c’è posa per l’anima
scuote nel ripetuto.
Scolpito negli occhi
in questo abisso fondo
sentire addosso.