Magnifico testo questo di Mirko Cremasco! Onirica, allegorica,la poesia suggerisce un tempo della memoria e del presente, dove tutto, persino il colore,”azzurro ciano”, si muove tra passi invisibili, assenza di rumore, statue silenti, angeli, viandanti, fantasmi. Segui la lettura con l’accompagnamento della personale, incisiva voce, di Gabriella Cinti al Link:
Il Magnifico disastro ( A Maqroll il gabbiere )
Oggi ti scrivo questi versi
dalla mia torre di avvistamento
per ritornare ancora sul dogma
di quel “Magnifico disastro”
che spira fra le statue dei palazzi
da questo luogo senza vento.
Si cammina sulla polvere
senza far rumore
e senza alcun colore
senza le sfumature
di quell’azzurro ciano
( che tu conosci )
di una città sul mare
dove gli angeli scuotono
i tendaggi dei mercanti
e la sera si spalancano gli androni
per la notte dei viandanti.
Qui invece affiorano fantasmi
come scogli da una massa d’acqua
che si alza e poi s’abbassa
attirata dal satellite lunare.
Uno specchio opaco
dove mi rifletto, e poi rifletto
su quel naufragio permanente
delle nostre vite
ora Magnifico, ora Incombente.