Introduzione di Marina Agostinacchio
Ines ci regala ancora una volta una pagina di bellezza. Un’amica, i ricordi giovanili, qualche scatto fotografico, una casa che racconta un tempo passato, ora vuota… e il non detto o meglio le e mozioni che ci si porta dentro e che solo un’amica sa leggere…
Di Ines Maria Guadagnini
Click !… ti scatto una foto nella penombra della stanza , davanti alla finestra aperta sul giardino e sei bellissima!
Mi hai chiamata oggi per propormi di vedere un’ ultima volta la tua casa, ormai vuota per l’ imminente trasloco. Così ti ho raggiunta senza esitare, in questo pomeriggio di fine settembre. L’aria tiepida è ciò che resta di un’ estate al tramonto, ma nulla è preludio dell’ autunno ormai prossimo. E’ gioiosa l’attesa dei nuovi colori che verranno ad accendere le giornate di una luce diversa, magari più bella.
Forse ci sentiamo così anche noi, mentre ci salutiamo in giardino, al mio arrivo: due amiche consapevoli delle tante estati godute e condivise. Consapevoli che una stagione della vita sta per chiudersi, ma fiduciose in quella che verrà.
Click!…click!.. ti scatto tante foto, le terrai come ricordo di un tempo che resterà per sempre tuo. Le terrò come ricordo di un tempo vissuto insieme a te, in queste stanze che ci hanno viste ragazze.
E’ in questa antica casa, ereditata dai tuoi genitori, che abbiamo studiato insieme per l’ esame di maturità, con la Bessi, la tua cagnolona dal pelo fulvo, accucciata ai nostri piedi; è qui che ci siamo confidate i nostri primi amori, sedute a gambe incrociate sul tappeto della sala dagli alti soffitti, per abbandonarci poi al racconto travolgente dell’ incontro con lui, il grande, vero amore della nostra vita; è qui , nel tuo giardino pieno di piante e di fiori, che hanno giocato felici i nostri figli, riempito l’ aria di risate infantili, mangiato un gelato seduti sul gradino della porta d’ ingresso, con la bocca sporca di cioccolato. Qui abbiamo preparato insieme tesine e relazioni per la scuola, parlato dei nostri alunni, discusso di filosofia e di pedagogia in cucina, nelle sere d’ inverno, fra un “ dai che è tardi, procediamo “ e una risata, tenendo in mano una tazza di tè bollente.
In questa casa sei stata felice, e io con te.
E’ la verità, ma non tutta.
In questa casa hai anche sofferto , dolcissima amica mia e io, al tuo fianco, ho provato a consolarti, così come tu hai saputo fare sempre con me. Ogni volta che il dolore ci ha ferito, ci siamo dette sottovoce, ricordando una poesia di Tagore, : “ Non nascondere il segreto del tuo cuore, amica mia! Dillo a me, solo a me, in confidenza. Tu che sorridi così gentilmente, dimmelo piano, e il mio cuore lo ascolterà, non le mie orecchie” e le nostre lacrime trovavano una nuova consolazione.
Click…ti scatto una foto nel grande salone ormai vuoto, click…una sotto l’ arco del corridoio, così bello, così particolare, proprio come lo aveva voluto lui.
Ti siedi sul letto, unico arredo rimasto …click ! Poi ti avvicini alla finestra che dà sul giardino, guardi fuori e nella penombra mi chiedi uno scatto … click … e sei bellissima ! Fino ad ora nulla è trapelato delle tue emozioni se non l’ entusiasmo per l’ inizio di una nuova vita che si annuncia ricca di soddisfazioni e di gioie, ma il tuo sguardo in questa ultima foto racconta di una malinconia sottile che ti attraversa, che tieni al riparo da occhi indiscreti, come un segreto solo tuo, che proteggi con coraggio da tanto tempo. Ma io lo leggo ugualmente, perchè conosco quasi tutto di te, della tua fragilità e della tua forza.
Ora usciamo in giardino. Uno scatto dopo l’altro, uno più bello dell’ altro…click…click… le ortensie… il pozzo di pietra adorno di una corona di rami frondosi… le corse della tua cagnolina Olivia che finiscono con un salto fra le tue braccia …click …forse anche lei consapevole che questi sono giorni speciali.
Sto per andarmene, non prima però di aver fatto un ultimo scatto …un selfie di noi due , davanti al portone di casa …click !!!
Questa casa, che inevitabilmente sento anche un po’ mia, a giorni si chiuderà alle nostre spalle per sempre.
E’ ora di andare Marina, amica dei miei anni migliori e anche di quelli peggiori.
Non voltarti indietro, mantieni nel cuore il calore dei ricordi, ma guarda avanti, ora e per sempre !
Anche se l’ estate è finita, nulla vieta all’ autunno che verrà di portare frutti copiosi , colori accesi e cieli sereni.
Buona vita, amica mia ! E sia spedito il tuo passo ovunque ti porti!
