di Silvia Scagnelato
“Siamo fatti di tante piccole tessere e spesso ci vogliono anni affinché ciascuna trovi il suo posto. Ci sono tessere che restano lì, capovolte come quelle del gioco delle carte da girare ed abbinare. Poi improvvisamente ne prendiamo una e tutto riacquista un senso. Era rimasta lì, nemmeno ce la ricordavamo questa parte di noi. Un seme piantato bene a fondo, che ora mostra il suo germoglio. Prima timido, poi con audacia. Eppure non sempre abbiamo il coraggio di capovolgere certe tessere, di prenderle in mano e guardarle. A volte parlano di viaggi lontani, di sogni rimasti nei cassetti. Altre di ferite o ricordi che pulsano ancora. Ma fanno parte di noi, bisogna aver coraggio e richiedono tempo prima di esser rimesse a posto. Non puoi ributtare giù la carta e far finta di non averla pescata. Sono immagini che parlano di te, che ti parlano. Ti smuovono dentro come montagne che crollano, hanno la forza delle onde dell’oceano, sanno di orizzonte. Gettano luce su angoli del passato come lampioni in un vicolo cieco, eppure basta saltare quel muro per vedere aprirsi nuove strade.
Sono tessere che sanno di passioni accantonate per il semplice fatto di pensare di non aver mai abbastanza tempo. Hanno la forma delle idee che ci frullavano in testa da piccoli ed il peso del nostro bagaglio di esperienze. Sono diapositive che proiettano immagini lontane eppure basta un niente per renderle di nuovo reali. Sono presenze silenziose che pure fanno rumore. Ti spingono a prendere in mano la tua vita, a desiderarne una più a tua misura. Ti portano davanti lo specchio e non aspettano altro che abbracci te stesso.”
#memories
Da Gli anni felici – Inedito –
