Cinzia Baldazzi presenta il libro di i Francesca Peronace 𝘚𝘦𝘯𝘵𝘪𝘦𝘳𝘪 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘰𝘴𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘦

𝗡𝗢𝗜 𝗗𝗢𝗡𝗡𝗘, 𝗦𝗣𝗘𝗖𝗖𝗛𝗜𝗢 𝗗𝗘𝗟 𝗣𝗔𝗦𝗦𝗔𝗧𝗢, 𝗣𝗥𝗢𝗜𝗘𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗘𝗟 𝗙𝗨𝗧𝗨𝗥𝗢
Alle lettrici per ricordarla, ai lettori per sottolinearla o rivendicarla, il libro di Francesca Peronace 𝘚𝘦𝘯𝘵𝘪𝘦𝘳𝘪 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘰𝘴𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘦 accompagna all’interno di una galleria di figure femminili illustri, reali o immaginarie, protagoniste dell’essere donna dall’antichità a oggi, tra maschi e femmine, anziani e bambini, famiglia o società.
Nelle note introduttive a 𝘚𝘦𝘯𝘵𝘪𝘦𝘳𝘪 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘰𝘴𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘦 l’autrice dichiara: «Ancora oggi, malgrado molte donne occupino ruoli di prestigio, si parla al maschile» e ha ragione, ma è tempo di cambiare e i mezzi – lei lo sa bene – non mancano.
La mia recensione ricorre alla storia del μῦθος (𝘮𝘪𝘶̀𝘵𝘩𝘰𝘴) greco dove ritroverete le icone principali della cultura mitologica capaci di ostacolare, ma in un certo senso di aprire, la strada iniziale che, dopo il diritto di voto acquistato nel 1946, l’uguaglianza tra i sessi stabilita dalla Costituzione nel 1948 e la legge in grado di sancire la parità di diritti tra marito e moglie nel 1975, ha condotto il nostro genere a divenire manager, presidenti della Confindustria, speriamo presidenti del consiglio e della Repubblica. Naturalmente elette, di certo suggerirebbe la Peronace, oltre che dalle donne, dagli uomini.