Due poesie per due poetesse
Breve introduzione di Marina Agostinacchio
Voci recitanti di Luisa Mazzone e Rita Terenzi
Oggi per tutti noi due testi poetici attraverso la scrittura e l’ascolto.
Ascolta ai link:
https://anchor.fm/lastanzadellevoci/episodes/Maria-Felicia-Gelonesi-Sono-di-luce-e1ln4qu
https://anchor.fm/lastanzadellevoci/episodes/Mariangela-Gualtieri-Bambina-mia-e1ln4s1
Il primo di Maria Felicia Gelonesi, letto da Luisa Mazzone, ci immerge nella luce che varca la barriera dell’immobile attesa e della penombra “dei desideri e del ramo d’estate”. Un testo che rimanda a una molteplicità interpretative e che può essere letta, come dice l’autrice dall’alto in basso e viceversa.
Sono doni le ore che fioriscono
nella penombra dei desideri
Inverdisce anche il ramo d’estate
Dove tutto può rimanere fermo
la luce fa miracoli
Sullo sguardo che attende
Si ricomincia.
La seconda poesia di Mariangela Gualtieri, letta da Rita Terezi, è un lascito di una donna a una fanciulla circondata da un’umanità che pare non dare speranza ma che, a saperla bene “scrostare”, sa rivelare il volto splendido dell’amore
Bambina mia,
Per te avrei dato tutti i giardini
del mio regno, se fossi stata regina,
fino all’ultima rosa, fino all’ultima piuma.
Tutto il regno per te.
E invece ti lascio baracche e spine,
polveri pesanti su tutto lo scenario
battiti molto forti
palpebre cucite tutto intorno.
Ira nelle periferie della specie.
E al centro,
ira.
Ma tu non credere a chi dipinge l’umano
come una bestia zoppa e questo mondo
come una palla alla fine.
Non credere a chi tinge tutto di buio pesto e
di sangue. Lo fa perché è facile farlo.
Noi siamo solo confusi, credi.
Ma sentiamo. Sentiamo ancora.
Sentiamo ancora. Siamo ancora capaci
di amare qualcosa.
Ancora proviamo pietà.
Tocca a te, ora,
a te tocca la lavatura di queste croste
delle cortecce vive.
C’è splendore
in ogni cosa. Io l’ho visto.
Io ora lo vedo di più.
C’è splendore. Non avere paura.
Ciao faccia bella,
gioia più grande.
L’amore è il tuo destino.
Sempre. Nient’altro.
Nient’altro. Nient’altro.