Born To Be Online

Dormiente

di Marina Agostinacchio

Questo scritto in video di tre anni fa

Buona visione, lettura e ascolto

TESTO

Sottili, le pareti al sonno. Venti

gocce di quell’affare ora non bastano.

Eppure è fitoterapia, il dolce

miscuglio che schiaccia alterni alla nebbia

della luna gli occhi.  Il lenzuolo è bianco,

il suo lino prezioso. Mi avvolgo ospite

come fossi un bel corpo di regina,

profumato di alloro e spezie. Tutto

hanno svolto col succhiello avvitato,

come maestri del vino; i migliori.

Ma il vuoto in grammi d’oro ha un peso raro.

Mi levigano oltre il muro le voci

della casa dove è giorno. Per me

una festa lontana. Il rosso che

fa il rimbombo, così le stelle quando

aggiustano le punte acuminate.

E gli aghi? Che ne diresti degli aghi…

Anche loro.. ricami di federa

che mi portano al sonno; mentre getto

cose dal letto, mani di infermieri

mi raccolgono, imbevono la spugna

di anestetico, e come un pesce salgo,

risalgo correnti con pinne astute.

Dove sono, cosa faccio di bianco,

assente fino al purissimo bum!

Il rosso  della sua declamazione

quotidiana… lallazione sciolta

in abbondante sangue … Devo andare…

Vado, il vento è per i viandanti fermi

all’attracco delle barche in attesa

di anime. Tu sei ancora viva. Morta.

Ho solo l’etichetta col mio nome,

la porto per non confondere le acque.

In questo luglio piove, sottile ernia.

Polvere e asfalto. Carrarmati  scavano,

collettori di raccordo per vasche

quando l’autunno e i suoi prodigi sopra

al mio capo, nell’acquario dove

giaccio da me a me. A palme arrese al sonno.

 

15 luglio

 

 

https://www.facebook.com/marina.agostinacchio.1/videos/1767665493349437/

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