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Cerchi di Parole La poesia di oggi

Cerchi di Parole
La poesia di oggi

Rosalia Messina legge la poesia “Largo” (dal volume Parole, Garzanti, Milano 1998), dell’autrice Antonia Pozzi
Ascolta la voce di Rosalia Messina nella personale interpretazione di
https://anchor.fm/lastanzadellevoci/episodes/Rosalia-Messina-legge-la-poesia-Largo-di-Antonia-Pozzi-e1bt4f9

Introduzione di Marina Agostinacchio
Ripercorrere gli spazi di un’anima.
Le parole che ci guidano a cogliere la poesia di una donna in cui il senso di non appartenenza al mondo e un sentire la morte come necessaria sono in conflitto con la passione per l’arte che è vita.
“Gli occhi/due coppe alzate/verso l’ultima luce”, un verso questo della poesia “Largo” ad indicare un andare verso quello che sarebbe stato il suo deciso capolinea.

Disperazione
Lontananza
Impellenza di solitudine
Senso di svuotamento e di estraniamento dal contesto umano
Identificazione con gli oggetti
Ricerca di un luogo appartato
Desiderio di inabissamento nel buio

Largo
O lasciate lasciate che io sia
una cosa di nessuno
per queste vecchie strade
in cui la sera affonda –

O lasciate lasciate ch’io mi perda
ombra nell’ombra –
gli occhi
due coppe alzate
verso l’ultima luce –

E non chiedetemi – non chiedetemi
quello che voglio
e quello che sono
se per me nella folla è il vuoto
e nel vuoto l’arcana folla
dei miei fantasmi –
e non cercate – non cercate
quello ch’io cerco
se l’estremo pallore del cielo
m’illumina la porta di una chiesa
e mi sospinge a entrare –
Non domandatemi se prego
e chi prego
e perché prego –

Io entro soltanto
per avere un po’ di tregua
e una panca e il silenzio
in cui parlino le cose sorelle –
Poi ch’io sono una cosa –
una cosa di nessuno
che va per le vecchie vie del suo mondo –
gli occhi
due coppe alzate
verso l’ultima luce –

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