di Cloe Sei

C’ è una parte di noi che rimarrà per sempre sconosciuta all’altro. Sono i momenti più importanti della nostra vita, quelli della nostra formazione, sono i mattoncini con cui abbiamo costruito la nostra interiorità, i nostri sentimenti, la nostra visione della vita. Non è cosa da poco aprire gli occhi sul mondo nel momento in cui l’età delle fiabe si allontana e gli orchi e le fate entrano realmente nelle nostre vite. Saranno coloro che ci faranno del male e coloro che ci ameranno e che opereranno per rendere la nostra esistenza serena. Penso spesso a tutto questo. Conosco dai tempi del Liceo mio marito; siamo cresciuti insieme, abbiamo costruito la nostra famiglia, trascorriamo felicemente insieme i nostri anni ma, talvolta, qualche incomprensione affiora lasciandoci un po’ sbigottiti. Non dovremmo meravigliarci tanto, non dovremmo credere di conoscerci fino in fondo nonostante la nostra fortunata esperienza di vita in due. C’è una parte di noi che è all’altro ignota e lì sono custoditi i perché del nostro modo di essere, i perché di molti nostri atteggiamenti che affiorano inaspettati, i perché che, anche solo per un attimo, ci rendono sconosciuti all’altro. Questo accade non solo nella vita di coppia, ma anche con i genitori, con i figli. C’è una parte di noi che appartiene solo a noi.