Born To Be Online

la parola che cura

Questo periodo che stiamo vivendo di pandemia mi conduce inevitabilmente al pensiero della solitudine , mai sentita così vicina e prorompente, ma anche ad un’esigenza di cambiamento, di ripensamento di modi di vita sinora adottati. La percezione di un “passaggio”,  verso la ricerca di una rinascita , almeno interiore, un’esigenza di luce , che traspare da questi miei versi inediti . Scopro parole nuove , necessarie, che mi fa  piacere di condividere con altre donne

*

Domenica . Una strana luce nuova

attraversa la stanza

inonda la casa, ringrazia.

Tutto è calma, in ascesa.

Ora, più niente qui mi strazia .

 

*

 

abituarsi ai silenzi

trascinare i passi tra le mura della casa

riappropriarsi degli spazi consueti

e dimenticati / sfogliare i libri  ingialliti

 

si rinnovano le abitudini con sguardo amoroso

il consueto tutto acquista un significato  nuovo

compagno di  un viaggio interiore

che resiste al tempo e allo sfaldarsi delle cose

 

*

 

Aprile, esala l’aria la luce.

A perdita d’occhio il verde svapora sulle colline sinuose

intinge il colore nella terra pregna di seme

S’affaccia  sull’orlo della gioia –   urgente

la vita redenta dal sonno

è ingenuo il ritorno nel mutamento

non c’è  rimorso .

L’estasi  irrompe.               Io resto

e tutto mi riguarda

 

*

S’infrange la clessidra.

Indecisa s’innalza la polvere / e si disperde

attratta dalla forza primordiale .

Esita la luce eterea

dinanzi all’ultimo gradino

porge la mano        l’accompagna

danza e giravolta        fa l’inchino

leggiadra         sorvola preziosa

come un velo da sposa.

Rivela.

 

*

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