In questi giorni così innaturali, il pensiero e il ricordo sono andati spesso alla mamma. Anche la mia invocazione a sostenerci di lassu`.
La mamma era perfetta, per me: precisa ed organizzata, curava in maniera quasi maniacale l’ordine e la pulizia della casa; autonoma nei pareri e nelle decisioni, agiva sempre con estreme sicurezza ed efficienza. Provavo per la sua determinazione un grandissimo stupore, io che non mi decidevo nemmeno su quale capo indossare la mattina per andare a scuola. Preparava pietanze e ” mangiari toscani” degni del “Gambero rosso”. Friggeva bene qualsiasi verdura, anche le “foglie” che coglieva in giardino. Teneva alla mia formazione sopra ogni cosa ma in questo faceva da spalla al babbo, il vero maniaco della formazione. La mamma era bella e ben vestita, anche nel dimesso ruolo della casalinga. Così bella da imbarazzarmi! Da ragazzina provavo tanta rabbia per non assomigliarle in niente, tranne che nell’unghia dei mignoli dei piedi, spaccata in due e dalla forma aquilina, quasi quella di un avvoltoio. Di tanta forza e tanta bellezza m’era capitata in sorte solo l’unghia bizzarra, la parte più stupida e inutile del corpo!!!
- Ora, però, a distanza di anni mi ritrovo dentro la sua energia e la sua tempra e la prego perché ci assista di lassù.
