FRAMMENTI – oggi 22 aprile 2020
Nella solitudine di un salotto ovattato mi ritrovo a pensare di quel che ero, di quel che ho fatto.
Non di quel che farò, ho smesso di pensare al futuro dal gennaio 2014.
Vivo il quotidiano e mai il domani.
Per me ricordare è dolore. Il ricordo sia piacevole, che triste è un tempo passato che non potrò rivivere, perciò dimentico per non ricordare.
Vivo il presente qualunque sia.
C’è chi si ricorda tutto, della scuola, delle amicizie, delle vacanze, del lavoro, io no, dimentico.
Son fatta così e non me ne dolgo, tanto c’è sempre qualcuno che ricorda per me e che mi dice, ma ti ricordi di tizio? ed io no! dimmi.
Spesso butto giù i miei pensieri su carta, forse è l’unico modo per soffermare attimi che sicuramente la mia mente avrebbe perduto.
Capita che li rilegga, dopo tanto tempo, ma poi gettò il quaderno in un angolo e si riparte per l’oggi.
Un oggi calmo, che questo tempo ci impone, ma è un presente che a mio modo vivo e che scorre piacevolmente sul divano, su una sedia, su un lavoro all’uncinetto, su un libro o guardando un ritaglio di strada.
Silvia Percussi 22 aprile 2020