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Viaggio tra mito e vita: Essere se stesse, esprimere il proprio sé

Sul mare della Riviera di Ulisse

Poesia

Quando una donna apre scenari tra mito e vita

Gabriella Cinti

SPERLONGA

DA MADRE DEL RESPIRO

 

Le biche di Sperlonga

di bianca pietra,

concrezione di sogni svettanti

calcinati in dilatato candore,

 

ci accogli così, dea funambolica

dai mille gradini

nei trampolieri stretti tra loro,

esili Pellicani di roccia.

 

Ho portato qui un ex voto d’anima

nel brillio dell’antro caro ad Ulisse

e nelle vene di tirrenica magia

riversarmi per flutti d’elica,

per vortici emergenti dal primo degli abissi.

 

Ride il marmo azzurrato contro

il mare morbido d’occidente

e filigrana aurea danza il tramonto

tra affioranti riti di antiche sirene.

 

Ripidi i pensieri veleggiano l’onda franta

e madrepore di sorrisi lumeggiano

nel vento-oro di tramonto.

 

Reti e profumi tra fauna di mito

barbagliano tremuli tra sguardi di specchio

dove cristallino il profilo di Ulisse

lampeggia nel fondo di ogni maschera.

 

Sigillo lo smalto di questa luce

nel punto turchino fiorito dal fondo

 

nel cameo di serica cera

dove resiste la grazia del dono,

la bellezza d’avorio della speranza .

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