La città come spazio in cui ritrovarsi e riflettere
Un “viaggio” per scoprire attraverso gli spazi della propria città segni in cui ritrovarsi, provare speranze di rinnovamento, ma anche città come luogo di dubbi…
Una città statica
di Maria Irene Vairo
Elisa e’ sempre china a disegnare, il suo primo libro, pochi spazi per riposare un po’..magari
pensando a come perfezionare l’ultimo disegno..i colori, la luce, l’espressione dei suoi personaggi
creati con tanta fatica, ma tanta passione, prendono vita. Con la sua cagnolina a passeggio, osserva
la sua città ed i suoi abitanti..dal suo mondo fantastico le sembra di essere così lontana dalla realtà
di tutti i giorni..così arida e “pratica”. Ogni tanto si ritrova ad andare nella grande piazza del mare, a
percorrerla, vede quel mostro..e si chiede che senso abbia non poterci portare gli skateboard, le
biciclette ed il cane, le sembra così desolata e ..desolante, portandosi verso il mare in cerca di
benessere..peccato.. il contrasto con il mare, la parte più bassa e a contatto con l’acqua, le piace di
più.. una passeggiata con la vista del castello..benefica per tutti. La sua preferenza va al centro
storico ed ai murales, così grazioso nelle sue architetture; ma vorrebbe vedere una città antica più
pulita e più viva..spesso pensa di andare via e appena possibile forse lo farà..