“Siamo noi il capolavoro più grande da salvaguardare e amare”.
Il Diritto a vivere con intensità il presente.
“Teste pesanti” , la nuova rubrica del venerdì!
“Siamo noi il capolavoro più grande da salvaguardare e amare”.
Blancaflor ci sorprende ogni volta che scrive. I suoi occhi mobili su ogni piccolo dettaglio di vita, ci riportano a un primordiale desiderio di unione con la bellezza e la semplicità, ad una condizione di partecipazione con la natura, ci fa sentire creature parte dell’universo, ci fa provare l’antica nostalgia di quanto abbiamo perso di noi nel tempo.
Si scuote la testa come se una chioma pesante ci impedisse di muoverci.
Ci immergiamo in cose a volte senza un perché presi da un irrefrenabile impulso a fare e fare ancora. Non più abituati a un semplice ‘ciao’ che non sia accompagnato o sostituito da un emoticon. Tutto fa tendenza e si è attanagliato dalla paura di scoprire un giorno che non si è connessi, online. Quanto adoro le corse a perdifiato in spiaggia con la sabbia che scivola tra le dita dei piedi, o il fruscio sull’erba che sa di fresco; non ancora tagliata. E fare l’angelo su una collina innevata e urlare a squarciagola con l’eco che risponde e ridere a spanciate. Invece spesso si ha la testa pesante e riecheggia
‘un attimo ‘, ‘aspetta un attimo’ . Perché devo aspettare? L’oggi è qui ed ora.
Aspetta! un altro messaggio, un altro selfie , e sono pronta, e intanto tramonti e albe si susseguono mentre , invece di godercele, ne facciamo un collage da mostrare agli amici. Quanto è bello cullarsi con il suono del mare, sentire lo sfregamento dei pini e respirare mughetto e una conchiglia sull’orecchio? Aspetta un’altra emoji, vogliamo ridurci a questo? Emozioniamoci davvero, alziamo lo sguardo , c’è tanta bellezza da scoprire, assaporiamo la noia e il silenzio, posiamo l’agenda e scriviamo sulle pagine bianche . Niente monosillabi e sticker ma abbracci veri, carezze e lacrime. Risate e sorrisi del cuore.
A che punto siamo?
Connettiamoci con la parte più profonda di noi stessi: il cuore.
Gustiamo la leggerezza dell’essere tra tante comparse, cerchiamo di essere artefici di noi stessi. Siamo noi il capolavoro più grande da salvaguardare e amare.