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Prima di tutto l’uomo

Introduzione di Marina Agostinacchio

Pamela Villoresi, accompagnata dal Maestro Vincenzo De Gregorio, legge la poesia di Nazim Hikmet “Prima di tutto l’uomo”
Ascoltala al link:
https://anchor.fm/lastanzadellevoci/episodes/Pamela-Villoresi-legge-la-poesia-di-Nazim-Hikmet-Prima-di-tutto-luomo-e1c48js

In questo giorno di Vigilia, attesa per tutto il mondo di speranza, di superamento dalla pandemia, dalla miseria, dall’indigenza nelle sue innumerevoli forme, ma soprattutto dall’egoismo, dalla chiusura in sé, dalla paura, dalle solitudini, la poesia di Nazim Hikmet, dedicata al figlio, può aiutarci a fermarci per compiere un semplice atto di riflessione.
E allora, quanto ascoltato da poco, attraverso i canali radiofonici, sull’orrore dei campi profughi in Polonia e in Siria, acquista un colore rosso violenza che squarcia, azzurro speranza che ricompone l’umano che è in noi.
Azzurro-Speranza per una riconquistata armonia con il cosmo, per un ritorno dell’uomo alla fratellanza, al recupero di un codice distintivo universale: la compassione, l’ascolto, la ragione, l’immersione della propria vita nella vita di chi è troppo lontano per potere toccare, parlare, guardare, penetrare con gli occhi, la parte più nascosta di noi.
Grazie Pamela per la tua voce che tocca ogni spazio, nostro e del cosmo.

“Prima di tutto l’uomo”
Non vivere su questa terra
come un estraneo
e come un vagabondo sognatore.
Vivi in questo mondo
come nella casa di tuo padre:
credi al grano, alla terra, al mare,
ma prima di tutto credi all’uomo.
Ama le nuvole, le macchine, i libri,
ma prima di tutto ama l’uomo.
Senti la tristezza del ramo che secca,
dell’astro che si spegne,
dell’animale ferito che rantola,
ma prima di tutto senti la tristezza
e il dolore dell’uomo.
Ti diano gioia
tutti i beni della terra:
l’ombra e la luce ti diano gioia,
le quattro stagioni ti diano gioia,
ma soprattutto, a piene mani,
ti dia gioia l’uomo!

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