Mine Vaganti
RIBELLI E RIVOLUZIONE PER ESSERESE STESSE-I. VOLER CAMBIARE LE COSE.
Accompagna la lettura con l’ascolto del divertente testo al link:
Ribellarsi può sembrare a volte persino un atto di coraggio; in vecchiaia, poi, trasgredire al divieto è simbolo di ricerca di riconoscimento delle proprie scelte, desiderio di potere assecondare il piacere negato.
La narrazione di Paolo Polvani nasce da un’attenta osservazione di chi si trova ad avere percorso già un grande tratto di vita. Buffa per certi aspetti, “la vecchia” si muove nelle corsie di un supermercato, indecisa se cadere in tentazione o no. “Che il dio dei diabetici la protegga e preservi”, scrive, come divertito, Polvani, affinché non le si ritorca contro l’abbandono alla dolcezza, mettendo fine ai suoi giorni.
Scelte
La vecchia col carrello scrutava lungo le corsie,
il suo traguardo non erano le offerte, cercava
col faro della cupidigia, eppure i trigliceridi
erano un vulcano attivo, gonfio di lava, la glicemia
pura tellurica tensione. La vecchia amava
l’abilità dei falegnami, le magie degli elettricisti,
ma i medici erano in combutta, capaci di complotto,
e quei cioccolatini costituivano un rovello
esistenziale, prendili, diceva la glicemia,
astieniti, tuonavano i trigliceridi.
La vecchia col carrello sogguatava possibili nemici,
spie del supermercato, infine chiuse gli occhi, infilò
i cioccolatini tra la spesa, volò fino alla cassa.
Che il dio dei diabetici la protegga e preservi, la
stringa tra le braccia quando il pentimento
la porterà ad avere di sé contezza, che non finisca
divorata, sgominata per sempre
da quel tripudio di dolcezza.