“Invictus”
Introduzione di Marina Agostinacchio
Ascolta il testo Invictus, “Ama il tuo nemico” al link: https://anchor.fm/lastanzadellevoci/episodes/Mandela–Invictus-e1ovbtf
Nel testo, impresso nella nostra memoria, anche attraverso il film Invictus – L’invincibile, film del 2009 diretto da Clint Eastwood, adattamento cinematografico del romanzo “Ama il tuo nemico”, risuona il grido di un’anima libera. Le parole dette da Mandela (Morgan Freeman) ripercorrono una poesia scritta da Henley.
Invitto, (mai sconfitto), dice il poeta al mondo. Il discorso del protagonista del film è forte e pieno di ardore; esso viene pronunciato, con coraggio e determinazione, nel momento storico della lotta anti-razzista contro l’apartheid. Ogni verso della poesia porta in sé un messaggio di libertà, forza e passione per il mondo.
Testo:
Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come un pozzo da un polo all’altro,
Ringrazio qualunque dio esista
Per la mia anima invincibile.
Nella feroce morsa delle circostanze
Non ho arretrato né gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma non chino.
Oltre questo luogo d’ira e lacrime
Incombe il solo Orrore delle ombre,
E ancora la minaccia degli anni
Mi trova e mi troverà senza paura.
Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.
Out of the night that covers me,
Black as the pit from pole to pole,
I thank whatever gods may be
For my unconquerable soul.
In the fell clutch of circumstance
I have not winced nor cried aloud.
Under the bludgeonings of chance
My head is bloody, but unbowed.
Beyond this place of wrath and tears
Looms but the Horror of the shade,
And yet the menace of the years
Finds and shall find me unafraid.
It matters not how strait the gate,
How charged with punishments the scroll,
I am the master of my fate:
I am the captain of my soul.
William Ernest Henley.