Per la rubrica I miei diritti: esistenza e legittimazione, ecco una narrazione che ci parla di conquista e di crescita.
L’autrice Ines Maria Guadagnini ci lascia una pagina di bellezza unica.
L’esperienza di lei, un tempo maestra, si palesa, agli occhi del lettore, attraverso l’apprendimento, nella scoperta della lettura da parte dei suoi allievi, nella magia che suscitano le parole scritte che “prendono voce grazie ai piccoli alunni” . E alla fine scopriremo che leggere è..; forse semplici verità che abbiamo dimenticato una volta cresciuti
Ecco le parole di Ines
Il mese di gennaio non avrebbe nulla di nuovo, se non fosse per il probabile acuirsi del freddo invernale, per qualche nevicata inaspettata e per il ritorno alla normalità dopo le feste natalizie, quella che comporta la ripresa del lavoro per gli adulti e il ritorno a scuola per migliaia di studenti. Ma esistono da sempre moltissimi alunni che nel mese di gennaio vanno incontro ad una delle esperienze più esaltanti che possano vivere, anche se non lo sanno ancora!
Sto parlando degli alunni di classe prima della scuola primaria.
Sono tutti bambini di sei anni che dal settembre precedente hanno iniziato la scuola “vera”, quella nella quale impareranno a leggere e a scrivere. Dunque da quasi quattro mesi, puntuali ed esuberanti, si presentano ogni mattina in aula, scelgono dallo zaino quaderni, penne e colori, pronti ad utilizzarli. Ascoltano le maestre e si impegnano in ogni tipo di attività proposta.
Ma fra queste ce n’è una che prevale su ogni altra, quasi a voler ricordare, fin dall’ inizio, che è su di essa che tutto si regge: è l’ apprendimento della letto-scrittura!
Nell’ arco dei primi quattro mesi di scuola, in ogni prima classe, avviene quella che mi piace chiamare “ la grande semina”: giorno dopo giorno, infatti, il riconoscimento delle singole lettere si consolida attraverso attività minuziose e costanti, svolte dall’ insegnante e dagli alunni. E’ questo il periodo nel quale viene data ad ogni alunno la possibilità di fare il proprio percorso, secondo il proprio ritmo di apprendimento. I disegni sul quaderno, i cartelloni alle pareti, la trascrizione e la lettura a voce alta delle lettere che via via vengono abbinate al loro suono, pongono le basi per l’ acquisizione di questa abilità fondamentale .
E poi, finalmente, arrivano le vacanze di Natale, quando ormai quasi tutti gli alunni hanno preso dimestichezza con l’ alfabeto, anche se non si può certo dire che sappiano ancora leggere.
Saper leggere è un’ abilità raffinatissima, che richiede non solo di associare a ciascuna lettera il suono corrispondente, ma anche di decifrare una parola intera unendo le singole lettere. E gli alunni di classe prima, in dicembre, non sono ancora pronti a fare questo secondo passaggio.
Ma, la grande semina è già stata fatta !
Ora non resta che attendere !
Un po’ più in là nel tempo, come un seme sotto la neve che trova riparo e terreno fertile per nutrirsi e germogliare, anche gli apprendimenti della letto-scrittura, seminati con cura e tenuti al sicuro nella fertile mente dei bambini, uno dopo l’altro, germoglieranno.
E a fine gennaio circa, in una mattina apparentemente uguale a tutte le altre, in quell’ aula di classe prima, avverrà un fatto tanto atteso quanto straordinario. Direi un fatto che ha quasi del prodigioso e che susciterà in ogni bambino un’ emozione profonda , mai provata prima.
– Questa mattina, bambini, proviamo a leggere – dice la maestra – Prendete il libro e apritelo alla prima pagina. Ognuno di voi leggerà una breve frase, non preoccupatevi, io starò vicino a voi e vi aiuterò se ne avete bisogno –.
Euforia e grida di gioia !
Alla confusione generata dal recupero del libro nello zaino, segue un religioso silenzio e poi , finalmente, proprio come un seme sotto la neve, la lettura germoglia: ad uno ad uno, i bambini si alternano, un po’ incerti, ma impegnatissimi ed emozionati.
E’ in questo preciso momento che una melodia mai udita prima si spande nell’ aria come un incantesimo e la riempie di uno stupore nuovo: come per magia le parole scritte prendono voce grazie ai piccoli alunni e si offrono al mondo generose. Da questo momento per loro nulla sarà più come prima!
I bambini non sanno ancora di aver appena conquistato un’ abilità che cambierà la loro vita per sempre, ma la consapevolezza di aver raggiunto un traguardo importante è tutta nel loro sguardo soddisfatto.
La maestra invece lo sa e si emoziona ogni volta ascoltando quella lettura, che seppur stentata, si innalza come una promessa verso mondi tutti da scoprire . La maestra sa che da quel giorno i suoi piccoli alunni potranno crescere e andare lontano.
Perché leggere è conoscere e comprendere.
Perché leggere è viaggiare nello spazio e nel tempo.
Perché leggere è muoversi fra realtà e fantasia .
Perché leggere è conquista di libertà.
Padova, 15 / 01 / 24