Donna, vita, libertà
L’ edera rossa
Di Alessandra Ucci
Racconto fortemente metaforico e ricco di spunti di analisi introspettiva, questo di Alessandra Ucci.
Ne consiglio vivamente la lettura a tutto il pianeta femminile e maschile
L’ edera rossa
Di Alessandra Ucci
Racconto fortemente metaforico e ricco di spunti di analisi introspettiva, questo di Alessandra Ucci.
Ne consiglio vivamente la lettura a tutto il pianeta femminile e maschile
Ti ho visto, con l’audace bandiera dei tuoi capelli rossi, correre verso di me, aggrapparti a me, mentre il vento cercava di raggiungerti e tu, disperatamente, volevi sfuggirgli. Lui ci ha circondato, piegato, sospinto e risucchiato. Quando alla fine ha desistito tu oramai eri fusa in me, eri diventata me, come per annullarti, per nasconderti, tranne che per i tuoi capelli rossi, forti, che hanno continuato a sfidare il vento, a provocarlo e supplicarlo insieme. È passata una donna, sola, curva sui suoi piedi. L’ho fermata, le ho raccontato di te e le ho detto: ”Vai ora e parla di lei a chi l’ha conosciuta e non la capita, a chi la amata e la fatta fuggire”. La donna ha preso una ciocca dei tuoi capelli ed è andata, ma io sentivo che la sua non sarebbe stata una facile missione, sentivo che non l’avrebbero compresa, che sarebbe rimasta con i tuoi capelli tra le mani di fronte a sguardi sbalorditi e increduli derisa da domande inutili, così ho sentito, fino alle mie radici, che sarebbe tornata da noi e infatti un giorno l’ho vista arrivare. Il suo sguardo non era più rivolto ai suoi piedi, ma era alto, aperto, pronto a catturare il tramonto rovente della tua chioma. Quando ci ha raggiunto ha appoggiato una mano sul mio tronco, ha accarezzato i tuoi capelli e ha detto: “Raccontami ancora, cosi io saprò meglio raccontare”. È allora che ho sentito, da sotto la mia pallida corteccia, la tua voce riecheggiare vibrante tra gli anelli della mia vita. “Mi hanno parlato” hai detto “Mi hanno parlato di una donna che passa con piedi sottili che non lasciano impronte, con spalle curve che reggono il mondo. Che passa su questa terra senza la sua ombra. Questa donna, mi ha detto il vento, può parlare di me, di quello che ero, di quello che sono, di quello che posso diventare. Voglio posarmi sulle labbra di questa donna, essere la sua ombra, il peso dei suoi passi, il vigore delle sue spalle”. “Sto cercando questa donna. Sei tu questa donna?”.