Di Ilaria Goffo
Un racconto che nasce dall’osservare ciò che accade intorno a noi, dalle parole di chi mi sta accanto. Racconto breve inventato sulle basi di ciò che osservo.
Maggio 2023 “I FATTI PROTREBBERO ESSERE REALMENTE ACCADUTI”
Non è fantascienza.
Questa donna è o potrebbe essere ognuno di noi.
“Qualche giorno fa sono entrata al supermercato giusto per comprare due e cose e mi sono sentita in colpa, perché volevo prenderne due e sono uscita con una sola.
“Al bancone della gastronomia il prosciutto è scontato del 10 per cento dopo le 19.00” dice la voce al microfono interno.
Con imbarazzo guardo l’orologio, ho paura che qualcuno mi veda, che mi veda mentre sto contando i minuti per avere il prosciutto; aspetto l’ora, le 19.00, mi avvicino al bancone e sono esattamente le 19.15.
Prendo il numero e aspetto il mio turno.
“Numero 98!”
Alzo la mano e tendo il mio biglietto al commesso.
“Mi può dare 2 etti di quel cotto lì, quello in offerta?”
“Certo Signora,” risponde il commesso molto gentile.
Poi triste penso tra me e me: “Che me ne faccio del prosciutto se non ho un po’ di pane?”, “Vabbeh dai faremo con quello che ho in casa!”
Mi si avvicina un uomo all’incirca della mia età, forse più giovane o forse più vecchio, non so capire bene.
Gli guardo il carrello: due cose. Giusto due cose. Lui ha preso due cose.
Volevo guardarlo negli occhi, forse per trovare un po’ di complicità, ma guardava più in basso di me.
Sono passata al reparto “cose di casa in offerta”.
Ho visto una bella borraccia colorata, di quelle nuove, ecosostenibili, in plastica riciclata: costo 14 euro.
Plastica morbida, bel colore, un’opera d’arte da mettere nel carrello?
Io lo faccio il riciclo. Sono brava anche.
Non prendo la borraccia. Vado in cassa e pago.
Pago i miei 2 etti di prosciutto in offerta. Esco con una cosa sola. Solo una cosa.”