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DALLA GRECIA CONTEMPORANEA AGOSTO 2022

Di Elena Manno
Introduzione di Marina Agostinacchio

il breve resoconto di Elena, momentaneamente in Grecia, ci dà un quadro, a dir poco raccapricciante, di quanto succeda in quella terra la cui sorte, forse, abbiamo smemorato.
Come avviene per tutte le situazioni al limite del possibile, l’informazione pubblica, e non solo, “batte il ferro finché è caldo”, fagocitando le nostre vite in un vortice di presa diretta tra spettacolarizzazione e indignazione che però, presto, finisce per cadere nel dimenticatoio.
Elena guarda dalla finestra del suo palazzo e scopre un mondo di nuova povertà, un mondo fatto di gente che ha perso tutto e che cerca la sopravvivenza tra cassonetti della spazzatura e cartoni distesi sull’erba. C’è da riflettere e da vergognarsi per voltare la faccia a questa umanità di diseredati.
Elena mi ha telefonato dalla Grecia e mi ha comunicato di volere fare sapere a chi saprà ascoltare questa denuncia.

COME SI EFFETTUA IL RICICLO

Ho visto diversi anziani affacciarsi ai cassonetti della spazzatura per strada e cercare tra i sacchi. Raccolgono Dio solo sa cosa e se lo portano via in buste di plastica. Ne ho visto uno tirare fuori un vecchio paio di scarpe, se le è provate, ha deciso che erano migliori delle sue che quindi, a sua volta , ha lasciato nel cassonetto. Tutto questo accanto alle rovine sparse qua e là di quel glorioso passato che tutto il mondo ammira…
Qualcuno si è sbarazzato di un tappeto usato e qualcun altro dopo pochi minuti è corso a recuperarlo e se lo è portato a casa sua.


UNA NUOVA CASA

Sono sempre di più coloro che non riescono a pagare l’affitto o che perdono la propria abitazione perché ipotecata. Ecco che una bella mattina, portando a spasso il mio cane in un fazzoletto di verde, ho visto arrivare una coppia di mezza età. Portavano con sé due grossi cartoni che hanno disteso sull’erba vicino al sito archeologico di alcune antiche abitazioni. Portavano anche alcune valigie ed una serie di buste di plastica. Portavano anche un quadro ed un piccolo barbecue. Sono lì da alcuni giorni, all’ombra sul prato accanto alle rovine.

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