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COS’È L’EMDR?

di Sara Lindaver- Psicologa psicoterapeuta (Padova)

L’ EMDR è un approccio terapeutico volto alla rielaborazione di vissuti traumatici.

L’acronimo EMDR sta per Eye Movement Desensitization and Reprocessing ovvero per Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari.

Nel corso delle sedute EMDR attraverso una stimolazione bilaterale dei due emisferi cerebrali attraverso specifici movimenti oculari o stimoli tattili si può arrivare a superare momenti traumatici che hanno fatto parte della propria vita, integrando gli aspetti cognitivi con i vissuti emotivi.

Cosa si intende per trauma?
Nella terapia EMDR con il concetto di trauma si fa riferimento a tutte quelle situazioni in cui la persona si è trovata in condizioni in cui in maniera improvvisa ed imprevedibile ha visto messa a repentaglio la vita propria o di qualcuno a lei vicino (incidenti stradali, violenze vissute o assistite, lutti traumatici, catastrofi naturali, etc.) ovvero a tutte quelle situazioni, ripetute nel tempo, in cui la persona ha sentito messa alla prova la propria capacità di scelta, di assunzione di responsabilità, di sicurezza personale o più in generale di adeguatezza.

Essendo, da questo punto di vista, il concetto di trauma molto ampio è di fondamentale importanza ben considerare il ricordo traumatico su cui, assieme al terapeuta, si ritiene opportuno focalizzare la propria terapia emdr.

L’esperienza che viene approfondita tramite EMDR è una situazione in cui, assieme al terapeuta, si riesce ad identificare:

una speficifica immagine traumatica, ovvero il ricordo di uno specifico fatto avvenuto,
una cognizione negativa di sé, ovvero un’idea negativa di sé che deriva dalla propria percezione di non essere stati in grado o di non aver avuto le risorse per affrontare la situazione,
delle emozioni negative disturbanti, percepite al momento attuale, che spesso non vengono direttamente ricondotte all’esperienza traumatica,
delle sensazioni fisiche disturbanti.
Nel momento del trauma, infatti, le informazioni su ciò che sta accadendo e le emozioni solitamente vengono dissociate in modo tale da permettere alla persona di sopravvivere o comunque di superare più facilmente il momento di difficoltà. Può accadere che nel tempo questi vissuti emotivi permangano come non elaborati e continuino ad arrecare disturbo alla persona e alla sua vita quotidiana talvolta senza un apparente motivo.

Attraverso l’ EMDR la persona può permettersi di vedere il ricordo come lontano, può modificare l’idea negativa di sé ed integrare i vissuti emotivi con l’esperienza traumatica eliminando in questo modo anche sensazioni fisiche disturbanti.

Si tratta di un lavoro in cui il terapeuta permette al paziente di collegare spontaneamente i propri ricordi e le informazioni relative all’esperienza traumatica.

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