Sfogliare la vita.
Come “Passeggeri notturni”…
Voci che raccontano, voci che sussurrano, voci che fanno compagnia durante il giorno… e perché no, voci che ci accompagnano di notte.
Sikyu è una ragazza colombiana. E’ lei la “passeggera notturna” che ci racconta, attraverso una breve intervista, la sua storia. Lasciamo entrare nelle nostre vite i suoi passi, almeno per il tempo della lettura.
1) Ci dici quale città sei nata?
Sono nata a Caracas in Venezuela
2) Quando sei arrivata in Italia?
Nel 2018
3) Padova è stata la tua prima città?
No, sono arrivata a Milano
4) Come mai hai scelto di vivere a Padova?
Sono arrivata a casa di una signora che non conoscevo bene. Dopo due settimane la signora mi ha lasciato praticamente per la strada. Per fortuna avevo una mia amica Venezuelana che abita a Padova e lei ha deciso di darmi una mano.
5) Quali sono le difficoltà che hai incontrato: lavoro, inserimento, relazioni?
Mi piacerebbe dire che è stato facile ma non posso, perché ho trovato delle difficoltà sin dal inizio. Nel comune non sono riusciti a spiegarmi bene il percorso legale (intendo procedura per avere la documentazione/ cittadinanza iuris sanguinis) poi non parlavo nemmeno una parola d’italiano… Sono venuta da sola con mio figlio quindi aggiungo una difficoltà in più. Per fortuna ho trovato lavoro come badante e un signore mi ha dato la possibilità di affittare una camera nel suo appartamento. Un po’ alla volta sono riuscita a sistemarmi. Mio figlio e stato bravo ad adattarsi, lui ama Italia anche io mi sento benissimo per tante cose, alla fine sono un po’ italiana per la mia mamma.
6) Incontri ancora difficoltà?
Adesso ho iniziato a sentirmi più integrata, stavo lavorando per una fabbrica per un periodo ( è stato un periodo abbastanza duro) è sono riuscita a trovare un lavoro amministrativo sono contenta. Ho iniziato a conoscere più persone. Mi fa molto piacere perché Padova è una città tranquilla e io mi trovo bene.
Sei più tornata nel tuo paese?
Purtroppo non sono più tornata. Sono già 5 anni senza andare.
7)Cosa ti manca del tuo paese?
Non saprei spiegare. Mi manca il clima, qualche amicizia. Il problema è che nel mio paese ancora non si può stare bene. Quindi potrebbe essere che mi manchino un po’ cose che già non esistono.
8)Pensi che un giorno tornerai?
Penso di sì, ma non per vivere. Forse per passeggiare e trovare qualche parente. Io e mio figlio ci troviamo bene qua. Se anche non è stato facile. Comunque in questo momento preferisco fermarmi in Italia.
Vorrei diccesi cosa significa per te essere e sentirsi di un altro paese. Quali sono i pensieri sentimenti che accompagnano le tue giornate.?
In realtà non mi sento del tutto fuori perché ormai mio nonno e mia mamma essendo italiani mi hanno trasmesso un po’ la loro cultura. Comunque non è facile perché sento che l’altra metà l’ho lasciata là. Cerco di tutti modi non dimenticarla e trasmetterla a mio figlio. Sono esperienze che non si possono dimenticare, il cibo, la musica. Noi siamo abbastanza allegri, ci piace parlare con tutti questi cosi mi mancano tanto. Il mare, la natura. Alla fine abbiamo lasciato un pezzo di cuore nel nostro paese. Anche se qua noi ci troviamo bene non è lo stesso perché non siamo nati qui e sono tante cose che sono diverse a quello che conosciamo.
Per essere migranti ci vuole coraggio!