Siamo passeggeri, spettatori della vita, dentro la vita….
Ed ecco avanzare una figura sottile di donna. Si siede, accomoda la sua anima e con una penna e un foglio espande la sua voce che ha corde lambenti le fibre profonde di ogni parte di sé.
Oggi ascoltiamo la voce di Iraty
Iraty è una donna brasiliana che ci racconta la sua vita con parole semplici in cui percepiamo una profonda umanità.
Mi chiamo Iraty sono nata a Rio de Janeiro, Brasile; sono arrivata nel lontano 1988.
Il tempo vola, la mia città di arrivo è stata Torino e poi ho fatto tante trasferte e ho vissuto dal nord al sud. A Trieste ho vissuto un anno, poi a Napoli due anni.
A Termoli, in provincia di Campobasso, ho avuto la casa al mare per bene 6 anni. Ho vissuto anche a Torino e Milano, poi Bologna Verona, alla fine 16 anni a Conegliano dove mi sono sposata e avuto un bellissimo bimbo, Massimo, il mio amore; il lavoro che faccio ora è iniziato lì, a Conegliano. Ho avuto un bar ristorante per 8 anni, mia missione. Il lavoro che continuo a fare a me piace e mi sento onorata. Anche se con il Covid è stato terribile, poiché sono una operatrice socio – sanitario, quel momento è stato molto difficile e molto complesso Ma io ho tanto entusiasmo, preparazione e professionalità. I miei utenti trovano in me un alleato. Vorrei solo che trovassero un farmaco per il tumore; purtroppo il mio più grande dispiacere, lavorando nella assistenza domiciliare, è che si entra nelle case e si affrontano tantissime difficoltà dove si tocca il dolore tocchi con le mani .ù
Ho scelto Padova come città in cui vivere, per amore. Sono venuta a vivere nel 2010, nel 2016 ho provato a ritornare in Brasile ma ho capito che ho assunto un’ altra mentalità e altre aspirazioni che non è possono più essere confrontate con la vita in Brasile. Ho deciso di ritornarvi nel 2018 e solo durante alcune ferie.
Per me il mio mondo è l’Italia; mia mamma ci ha lasciato nel 2020 perciò non provo più entusiasmo nell’ andare in Brasile.
Certo, ho tantissimi famigliari lì ma anche loro possono venire qui da me. Non mi manca proprio più niente del Brasile solo miei fratelli, la mia casa… In Italia mi sento a casa in tutto per tutto, non penso più al mondo di un tempo. Il prossimo viaggio sarà in Vietnam per il matrimonio di mio generò, un matrimonio tipico vietnamita.