ELENA MANNO REPORTAGE DALLA GRECIA: CANI E BARBONI
Elena Manno ci presenta oggi questo reportage dalla Grecia, dando voce ai più diseredati che condividono la propria sorte con gli amici fedeli per eccellenza: i cani.
Puoi vedere il video, corredato di articolo, immagini e musica al linK: https://youtu.be/CXFP5wR4lqc
1)CANI
Se ne stanno sdraiati sul marciapiedi, davanti all’ingresso dei negozi da cui esce l’aria rinfrescata dai condizionatori. Sono, come quasi tutti i cani randagi qui in Grecia, abbastanza alti e grossi e potrebbero incutere timore anche al fotografo, se non fosse per il fatto che ti guardano con occhi mansueti. I passanti non fanno una piega, vanno e vengono senza rivolgergli neanche un’occhiata, senza manifestare emozioni per il fatto che i cani occupano l’accesso. Dovrei andare al Pet Shop all’angolo a comprare cibo? E con questo caldo come faranno a dissetarsi? Alla fine non ne ho il coraggio, non vorrei che i negozianti ci trovino da ridire..
Il giorno dopo mi accorgo che sono comparse due larghe ciotole, una ripiena di crocchette e l’altra di acqua. I cani randagi del Pireo sono di nessuno e di tutti.
BARBONI
Se ne stanno sdraiati sulle panchine dei giardinetti, un braccio piegato a portare la mano sotto la testa, la schiena appoggiata su coperte e teli ripiegati. Accanto, per terra, sacchetti di plastica e qualche borsa di tela. Non chiedono l’elemosina. Dormono, oppure ti guardano appena, di sfuggita, se gli passi accanto, e sembrano persi nei loro pensieri. Dove dormono la notte? E quando sarà novembre, e dicembre, quando anche a questa latitudine pietosa farà freddo, come faranno?
ELENA MANNO REPORTAGE DALLA GRECIA: CANI E BARBONI
Elena Manno ci presenta oggi questo reportage dalla Grecia, dando voce ai più diseredati che condividono la propria sorte con gli amici fedeli per eccellenza: i cani.
Puoi vedere il video, corredato di articolo, immagini e musica al linK: https://youtu.be/CXFP5wR4lqc
CANI E BARBONI
Questa proprio non me l’aspettavo. Se ne stanno seduti sulle panchine o sui muretti delle cancellate, i barboni, e quegli altri se ne stanno vicini vicini , i cani, accucciati o seduti, a volte con una zampa appoggiata sulla gamba dei loro…padroni?!? Che quindi, oltre a possedere sacchetti di plastica e borse, condividono la strada con gli amici più antichi. “Προσοχή “, “Attenzione”, ti gridano se ti avvicini troppo, “anche io ho un cane!” Il cane è evidentemente ben nutrito, guarda il barbone con occhi quasi adoranti, senza ombra di paura. “Guarda”, mi dice Iannis, chissà da quanto tempo sulla strada, “oggi mi hanno portato questi” e mi mostra contento un sacchetto pieno di biscotti ripieni per cani. “Già, Ianni” rispondo “e per te? Niente biscotti? Dai, domani ti porto una coperta pulita. Per novembre, per stare tutti e due un po’ più al caldo”. Il cane è una femmina, si chiama Zaroula. Si mangia il biscottino che le offro e torna ad appoggiare la zampa sulla coscia di Iannis, vicino al bicchiere di plastica per l’elemosina. Piuttosto che randagi da soli, meglio compagni in due.