Amal, Michelle, Hillary e le altre
Amal, Michelle, Hillary, chi non le ammira e non le segue, forse un po’ le invidia, perché nell’immaginario collettivo le avvocate per eccellenza sono loro. Belle, eleganti, ricche, potenti, rispettate temute. E poi si occupano di diritti umani.
Ma poi ci sono anche le altre, Ebru, Nasrim, Alexandra, e forse altre di cui non sappiamo.
Ebru Timkit, condannata a 13 anni di carcere in Turchia, muore dopo 238 giorni di sciopero della fame ad agosto di quest’anno; Nasrim Sotudeh, condannata a 38 anni di carcere in Iran e a 148 frustate per essersi tolta il velo. Tutte e due si occupavano di diritti umani e perciò sono state accusate di terrorismo e di tramare contro lo Stato.
Alexandra Wilson, avvocata inglese, invece nello stesso giorno d’udienza in un tribunale inglese, viene scambiata per tre volte per imputata solo perché di colore.
E in mezzo ci sono le altre, ci siamo noi, quelle che anche oggi faticano a fare questa professione, spesso ancora considerata solo da uomini, e che non hanno più voce per parlarne.
Allora ecco perché mi piacerebbe che Amal, Michelle e Illary parlassero di Ebru, di Nasrim e di Alexandra.
In ricordo di Ebru (1978-2020)
Silvia Benacchio avvocata