Come “Passeggeri notturni”… Sfogliare la vita con Miriam
Ecco, oggi, un’altra voce di donna, attraverso parole limpide, quasi quanto l’aria notturna, parole… svelamenti di esistenza.
Miriam è la voce femminile la cui vita leggeremo, pensando di ascoltarla, in questa fluente narrazione. Spontaneità, passione, impegno sono i segni distintivi del suo essere donna.
Voci che raccontano, voci che sussurrano, voci che fanno compagnia durante il giorno… e perché no, voci che ci accompagnano di notte.
Mi presento sono Miriam e sono una donna campana di 46 anni.
È bella la mia età perché rende tanto consapevoli però ho un animo da 20enne
con una consapevolezza, una forza e una determinazione da 46enne.
Sì, sono molto forte e determinata, forse è proprio questo che in questi anni
mi ha caratterizzato di più nelle mie imprese e anche nel mio lavoro.
Vivo di passioni, sono molto passionale in tutto quello che faccio , ho un animo romantico e travolgente, questo insieme di atteggiamenti, forse negli
anni, mi ha si caratterizzato , però a volte anche penalizzato.
Vivo tutto con molta enfasi e entusiasmo, questo mio lato passa come
aggressività, ma ci metto il cuore in tutto quello che svolgo, anche nella più
piccola azione.
Mi spendo molto per chi amo ed è nella mia cerchia di amicizia…ma non per avere in cambio qualcosa, solo perché questo mi rende felice.
Mi circondo di belle persone perché ritengo che sia importante anche imparare molto dal vissuto degli altri.
Mi rendo conto ,pero’ , non sono una persona semplice, sono piuttosto complicata, proprio per questo molto critica con gli altri e soprattutto con me stessa, amo dare rispetto ma soprattutto lo pretendo .
Per quanti diplomi, soldi e responsabilità le persone possano avere, mi urta la non educazione, il modo superficiale in cui le persone cosiddette professionisti, trattano il prossimo, mi dà fastidio la mancanza di senso civico che porta al non rispetto del nulla.
L’amore e il rispetto l’amicizia verso le persone si mostra in un’infinità di modi, la non educazione l’arroganza e la saccenza la si dimostra nello stesso modo.
Nel mio lavoro riscontro molto questi atteggiamenti da parte degli adulti.
Per fortuna lavorando con i bambini sono molto più tranquilla.
Una mia passione è anche il mio lavoro .
Mi spendo tanto , amo che i miei alunni siano preparati, siano curiosi, amo che siano pronti per risolvere qualsiasi tipo di problema emotivo oltre che pratico .
Insegno matematica alle scuole primarie, e posso dire con certezza che da un
bambino si può solo raccogliere tanta e tanta soddisfazione, fin dai primi anni fin dalla classe prima per poi arrivare alla classe quinta dove un docente vede il proprio alunno cresciuto, cambiato ,consapevole dei suoi obiettivi raggiunti… Tutto questo apre il cuore, non ci sono parole per descrivere lo
stato d’animo.
Sono anni impegnativi , sono anni concreti e di grande rapporto reciproco.
Amo un piccolo paesino delle Marche , Grottammare , è il mio angolo di paradiso.
li riesco a caricarmi, lì riesco a vivere i giorni spensierati e trovo un bellissimo connubio tra il luogo, le persone, il cibo e tutto quello che rappresenta questa piccola cittadina meravigliosa e poi, soprattutto , c’è il mare.
È il rifugio della mia anima!
Qui amo stare in compagnia della mia famiglia del mio papà e della mia mamma.
È un punto di incontro tra il nord e il sud.
È un punto di incontro tra i sentimenti e gli stati d’animo.
È un punto d’incontro tra la mente e il cuore, quel cuore che è lontano da casa è lontano dalla sua città natale km.
Ritornando a un discorso fatto in precedenza del mio papà e della mia mamma ,ecco posso dire che sento molto la mancanza vivendo a Padova.
A voi potrebbe sembra strano che una donna di 46 anni possa avere la mancanza
dei propri genitori ,io posso rispondere molto semplicemente ,che sono arrivata a Padova che avevo 20 anni, tanta voglia di realizzarmi, perché avevo
studiato, avevo studiato per meritarmi anch’io un posto nella società.
Questo posto però ha comportato molto molti sacrifici perché la situazione al Sud non è sempre come la si vuole, bisogna spostarsi per potersi realizzare
quindi, con tanti sogni nella tasca un bel giorno di ottobre sono partita ,ma mai e poi mai potevo sapere che quella partenza in fin dei conti sarebbe stata
definitiva.
Ora a 46 anni ci si accorge di tante piccole cose perse di tanti eventi familiari non vissuti e per quanto i miei sono delle persone speciali
persone buone e molto dolci di gran cuore, effettivamente adesso, facendo un po’ un’analisi della situazione, molti momenti sono andati… persi nel tempo ,adesso ci si accontenta di quegli spazi di emozioni vissuti al mare e di
quegli spazi di tempo che non si vogliono perdere.
… e sei lì che col telefono in mano chiami mille volte al giorno alla mamma
a quella mamma che è sempre pronta a spiegarti una ricetta in video chiamata.
… sei sempre lì al telefono che chiami per un consiglio e cresce un rapporto
morboso di amore verso queste due persone anziane che non si lamentano mai
della loro solitudine, quasi a recuperare un tempo perso.
Però a volte la solitudine è la mia nei gesti quotidiani, nel giorno del compleanno in un giorno di Natale in un giorno di Pasqua.
Ecco ,citando Giulia Torelli,
“Purtroppo è vero c’è solo quel tempo, prima è troppo prestoe dopo è troppo tardi. Oggi c’è solo il tempo non vissutoche è rimasto sospeso nell’etere
abitato solo da sporadici pensieri,a volte sogni, a volte rimpianti,troppo spesso nostalgia.”
Parlo semplicemente di una solitudine di animo perché poi nella mia vita ci sono due splendide gemelle nate alla ventinovesima settimana
che adesso sono quasi diciottenni, effettivamente mi danno una gran carica e
con loro sono una super mamma impegnata.
Parlare di loro, beh ! Impiegherei ore e quindi potrebbe essere lo spunto per
un altro racconto.
Sono stata uno scout fin da bambina , fatto tutto il percorso finché un giorno
ho deciso di uscire dall’Associazione ma questo perché stavo studiando e dovevo prepararmi per il concorso che poi ha visto realizzarmi nel mondo della scuola.
Lo scautismo ha rappresentato moltissimo per me perché ha inculcato tutte le belle cose che io adesso sono ,non solo ho conosciuto persone meravigliose e
proprio grazie a loro ho trascorso una adolescenza ricca di avventure sana e
consapevole.
Mi fermo qui, perché potrei approfondite ogni cosa con la passione che mi
caratterizza.